La realizzazione di progetti industria 4.0 sono strettamente legati alla diffusione e attivazione di soluzioni di industrial Internet of Things. L’IoT è una componente centrale per lo sviluppo di tali progetti ed è necessario definire un percorso di introduzione, progettazione e implementazione dell’IoT in un contesto di produzione che faccia riferimento alle best practices costruite e consolidate. L’Internet of Things offre grandissime opportunità per le aziende di stampa.
L’IoT sta crescendo e le tecnologie stanno avanzando rapidamente mentre numerose piattaforme consentono ai produttori di connettere sempre più dispositivi ai servizi cloud. Proprio come internet ha trasformato il modo in cui le persone interagiscono tra di loro, anche le piattaforme IoT stanno trasformando il nostro modo di interagire con le macchine e, viceversa, il modo in cui le macchine interagiscono tra loro.
Qual è l’impatto dell’IoT sulla tua tipografia tradizionale?
Cosa devi tenere in considerazione quando intraprendi questo percorso impegnativo?
È una scelta importante, è vero, e come tale richiede degli investimenti non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista delle energie personali. Considera però che può apportare dei miglioramenti al tuo centro stampa. Infatti, i principali vantaggi dell’IoT per le aziende di stampa sono:
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Aumento della velocità
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Ampliamento del proprio mercato
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Sviluppo della clientela
Il tuo centro stampa deve adottare un modello di business che consenta di gestire al meglio il ciclo di vita dei prodotti, grazie a una maggiore integrazione fra hardware e software, che, aggiungendo intelligenza e connettività alle macchine, aumenti il livello di interazione tra l’ambiente di produzione e il personale. Tutto ciò punta a una produzione agile, in una logica di velocità e flessibilità, che punta a modelli as a service con logiche di ecosistema.
Una rivoluzione industriale, volendola definire così questa dell’IoT, è un cambiamento profondo. La seconda rivoluzione industriale, quella dell’elettricità, ha richiesto 30-40 anni per vedere gli effetti in termini di produttività. Le rivoluzioni precedenti, però, erano mono tecnologia. Questa, invece, è più complessa. Dal 2000 a oggi ci sono già stati cambiamenti epocali. Il controllo dei mezzi di produzione è guidato dall’accesso all’informazione. Una trasformazione tale, il modo di produrre, vendere e consumare i servizi, ha visto l’Italia rimanere indietro.
Cambia la produzione anche in settori tradizionali come quello della stampa per l’appunto, e si arricchisce non solo di nuove tecnologie, ma anche della possibilità di personalizzare prodotti, aumentarne la complessità e la varietà. C’è un nuovo modo di raccogliere informazioni su come è fatto il prodotto, di produrre un ricambio su richiesta in modo molto rapido.
Il rinnovamento, però, non dovrebbe riguardare solo il lato hardware, ma anche software, inteso in questo caso come capitale umano. Se ci impieghiamo anni per programmare “cose” di un mondo che va ad altissima velocità, restiamo indietro. Nell’accademia italiana si aprono discussioni quasi infinite, ma se c’è un’accelerazione nella dinamica tecnologica, bisogna organizzare tutto altrettanto velocemente. Come si dice per un bambino: “Nasce, cresce, corre”, beh, lo stesso concetto vale anche per l’IoT.